I personaggi di Rai Uno

Michele Cucuzza

Nato il 14 Novembre 1952 a Catania.
Nel 1988 è stato chiamato dal Tg2 a Roma. Nella redazione di Via Teulada ha condotto per dieci anni, tutte le edizioni di quel telegiornale, e il programma di approfondimento giornalistico, ‘Tg2 Pegaso’.

Giornalista professionista, laureato in Lettere Moderne, sin da piccolo ha avuto passione e curiosità per il mestiere di giornalista, benché i suoi genitori facessero tutt’altro, il padre è un vulcanologo, e la madre si occupava della famiglia: sui fogli a quadretti di scuola con ritagli di giornali e articoli scritti a penna costruiva giornalini di attualità ispirati ai periodici che circolavano a casa, come ‘Epoca’ e il primissimo ‘Panorama’; i suoi cugini ricordano ancora quando li costringeva a leggere le sue improbabili creazioni.

Alle medie, ha ideato e realizzato insieme con i compagni di classe, il suo primo
giornale di scuola (L’Araldo Letterario) esperienza che poi ha continuato con altre testate al ginnasio e al liceo, (uno dei titoli era ‘il Pincopallino’). Dopo aver collaborato con un giornale catanese, dove ha anche realizzato inchieste sui movimenti studenteschi e
giovanili a cavallo tra gli anni ’60 e i ’70, è partito per Milano, con a voglia di fare il mestiere nella capitale dell’editoria. Dopo aver artecipato in prima persona per un periodo ai movimenti di contestazione, è stato tra i fondatori di una delle radio libere, tipiche della seconda metà degli anni ’70, Radio Popolare, una delle prime e una della più famose. Con Piero Scaramucci, Nini Briglia, Gad Lerner, Vera Montanari e tanti altri giovani giornalisti, ha raccontato, nei giornali radio di quella emittente, fatti e notizie che arrivavano da scuole, università, fabbriche, uffici e dalle istituzioni locali e nazionali, in quegli anni di spinte, di rinnovamento, ma anche di tensioni drammatiche culminate nel terrorismo.

L’esperienza a Radio Popolare, dove Michele è diventato giornalista professionista, è durata sette anni. Nel 1983 ha iniziato a collaborare con la Rai, sempre a Milano, dove dopo due anni di precariato è stato assunto come redattore ordinario. In quel periodo fino al 1988, Cucuzza ha realizzato centinaia di servizi e collegamenti per tutte le testate del servizio pubblico, radiofoniche e televisive, dal ‘Gazzettino Padano’, ai Giornali Radio Nazionali, al Tg1, Tg2, Tg3: oltre al terrorismo, ha seguito le principali vicende di cronaca di quegli anni, dallo scandalo del vecchio banco Ambrosiano, ai risvolti milanesi delle inchieste sulla P2 e sulla mafia, al caso Tortora, all’alluvione in Valtellina.

Nel 1988 è stato chiamato dal Tg2 a Roma. Nella redazione di Via Teulada ha condotto per dieci anni, tutte le edizioni di quel telegiornale, e il programma di approfondimento giornalistico, ‘Tg2 Pegaso’. Nelle settimane in cui non era impegnato alla conduzione, Michele ha coperto, con più di mille servizi e collegamenti, avvenimenti di cronaca italiana e internazionale, dalla caduta dei regimi totalitari e all’affermasi della democrazia, in Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca, dalla preparazione della prima guerra del Golfo in Arabia Saudita, all’apparire sulla scena politico americana di Bill Clinton, fino al lutto per la morte di Diana a Londra e alla scomparsa di Madre Teresa a Calcutta.

Dall’autunno del 1998 conduce, per ben dieci edizioni, tutti i pomeriggi su Rai Uno La vita in diretta, rotocalco popolare di attualità e cronaca dello spettacolo, e presto diventerà il programma pomeridiano più visto.

Nell'autunno 2008, accetta una nuova sfida: la conduzione di Uno Mattina, insieme ad Eleonora Daniele. Il successo ottenuto dalla coppia di conduttori li porta alal riconferma anche per la stagione successuva.

Per quanto riguarda l’attività editoriale, Michele ha pubblicato nel 2006, per gli Editori Riuniti, il volume ‘Ma il cielo è sempre più blu’, dedicato alla rivolta civile dei giovani di Locri, contro la ‘Ndrangheta.
Nell'ottobre 2007 ha realizzato per Donzelli il libro "Sotto i 40. Storie di giovani in un paese vecchio". Michele è padre di due figlie, Carlotta e Matilde.

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