C'è (ancora) polvere nel ventilatore

di Giulio Valesini e Cataldo Ciccolella
Collaborazione di Lidia Galeazzo e Alessia Pelagaggi
Immagini di Paolo Palermo e Paco Sannino

Montaggio di Andrea Masella
Grafiche di Michele Ventrone

 

 

Report torna a occuparsi dei ventilatori respiratori distribuiti in tutto il mondo da Philips.
In Report torna a occuparsi dei CPAP, BiPAP e ventilatori distribuiti in tutto il mondo da Philips, che dovevano aiutare i pazienti a respirare meglio. Nel 2021, 15 milioni di dispositivi sono stati dichiarati pericolosi per la salute dei pazienti. Philips ammise che la schiuma usata per insonorizzare il motore rilasciava una polvere potenzialmente cancerogena per gli utilizzatori. In Italia sono 100 mila gli utilizzatori di apparecchi per respirare di Philips non sicuri, il 70% in comodato d'uso attraverso la convenzione con le Asl. L'azienda olandese è chiamata a sostituire tutti i dispositivi ma a distanza di due anni, nel nostro Paese ce ne sarebbero ancora circa 15 mila che nessuno sa dove siano finiti e chi li stia utilizzando, anche perché ad oggi non esiste ancora un registro che aiuti la tracciabilità dei respiratori. Documenti interni a Philips, proverebbero che i dirigenti della multinazionale olandese erano a conoscenza del grave problema da anni ma hanno atteso prima di effettuare il più grande richiamo di sicurezza della storia dei dispositivi medici. A Milano i pazienti hanno portato Philips in tribunale promuovendo la prima class action in ambito sanitario del nostro Paese.