Luangwa Project

PUNTATA DEL 19/06/2023

Collaborazione di Alessia Marzi
Immagini di Alfredo Farina 



Report è stato in Zambia a verificare il “Luangwa Community Forests Project”, il più grande progetto di Redd+ di tutta l'Africa
Dal 2019, l'Eni è entrata nella governance con l'obiettivo di salvaguardare la foresta per abbassare il suo bilancio di emissioni da carburanti fossili. Zero emissioni, infatti, è l'obiettivo portato avanti dalle aziende europee entro il 2050, in modo tale da poter frenare l'aumento delle temperature globali e stabilizzarle entro 1,5°C. Ed è in questo quadro che è stato introdotto il meccanismo dei progetti REDD+ per incentivare la protezione delle foreste con evidenti effetti positivi sull'ambiente e sulla lotta ai cambiamenti climatici. In cambio, chi gestisce il progetto e ha salvato la foresta, può vendere o acquisire crediti di carbonio che vanno poi a compensare le emissioni di Co2 che vengono emesse in atmosfera. Da questo progetto l'Eni ha già conteggiato nei propri bilanci crediti di carbonio pari a 1,4 mln di tonnellate nel 2021, 1,7 mln di tonnellate per il 2022 mentre per il 2023 dovrebbe essere sulla stessa cifra. Ma come funziona il progetto e cosa fa esattamente?

Le domande e le risposte di Eni
La lettera di Sua Altezza Reale-Senior Chief Luembe Patron-Luangwa Community Forest Project inviata alla Rai e le precisazioni di Report

- 7 febbraio 2024:
Si precisa che l'affermazione dell’ONG Renoster – riportata nel corso del servizio “Luangwa Project” del 19 giugno 2023 – secondo cui il progetto di conservazione forestale REDD+ in Zambia sarebbe la “più grande manipolazione della storia” non si riferisce in alcun modo a Eni e al suo operato nell’ambito del progetto ma solo ed esclusivamente all’operato dell’ente certificatore indipendente Verra, operato da cui Eni è del tutto estranea.