Quando la politica è di casa

di Antonella Cignarale
Collaborazione di Paola Gottardi
Immagini di Paco Sannino

 

L’innalzamento dei costi degli affitti continua a correre, ma a Vienna non alla stessa velocità di altre capitali europee.
A contenere i costi del mercato immobiliare c’è una politica abitativa lunga un secolo. Dal 1923 l’obiettivo della Città di Vienna è costruire case, fittarle senza generare profitto, ma coprendo i costi di mantenimento degli edifici. Tutti contribuiscono a finanziare questo sistema con le proprie tasse. Oggi, circa il 60% dei residenti a Vienna vive in una delle 220.000 unità abitative comunali o in uno dei 200.000 appartamenti costruiti, con sovvenzioni comunali, dalle cosiddette Gemeinnützige Bauvereinigungen (GB), le Associazioni edili a scopo di lucro limitato. L’affitto di una casa municipale a Vienna può costare 6,67 euro al mq, escluse le tasse, e un appartamento di 50 mq può costare meno di 600 euro, comprese le spese di manutenzione dell’edificio. Poi il contratto d’affitto non scade mai. La sostenibilità sociale è il principale pilastro della politica abitativa viennese.