Secondo la Procura Generale di Bologna Licio Gelli avrebbe pagato un milione di dollari ai Nar poco prima della strage alla stazione

Lunedì in seconda serata su Rai3 Report Cult con l'inchiesta "Il virus nero" di Giorgio Mottola: elementi inediti, documenti e interviste esclusive sull'organizzazione dell'attentato

23 luglio 2020 ore 17:23
A fine luglio 1980 Licio Gelli e un suo factotum avrebbero incontrato alcuni degli esecutori della strage che il 2 agosto dello stesso anno fece 85 vittime alla stazione di Bologna, consegnando un loro un milione di dollari americani come "anticipo" per le spese sostenute. La circostanza emerge dall'inchiesta della Procura Generale bolognese sui mandanti della strage, per il quale sono già stati condannati in via definitiva gli ex militanti della formazione neofascista Nuclei Armati Rivoluzionari (Nar) Francesca Mambro, Giuseppe Valerio Fioravanti e Luigi Ciavardini. Secondo gli inquirenti per la strage e i successivi depistaggi furono pagati complessivamente cinque milioni di dollari, fino al marzo 1981, quando lo scandalo P2 fece interrompere il flusso di denaro. Altri 850.000 dollari circa sarebbero finiti a Federico Umberto D'Amato, ex capo dell'Ufficio Affari riservati del ministero dell'Interno, ritenuto mandante-organizzatore dell'attentato, che avrebbbe tenuto i contatti con la destra eversiva tramite Stefano Delle Chiaie, capo di Avanguardia nazionale, un'altra organizzazione di estrema destra in cui militava anche Paolo Bellini, riconsciuto recentemente in un filmato amatoriale girato poco dopo l'esplosione: per lui a maggio la Procura Generale ha chiesto il rinvio a giudizio. Sempre da quei cinque milioni proverrebbe anche il denaro pagato a Mario Tedeschi. piduista, ex senatore del Msi e direttore del settimanale 'Il Borghese',  perché portasse avanti una campagna depistatoria sulla sua testata, sostenendo l'ipotesi della 'pista internazionale' per l'attentato. Lunedì prossimo in seconda serata su Rai3, a 40 anni dalla strage, a Report Cult l'inchiesta di Giorgio Mottola "Il virus nero", con particolari inediti sull'organizzazione dell'attentato, documenti e interviste esclusive, acquisite dalla Procura Generale subito dopo la messa in onda.
 

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