Le reazioni politiche all'inchiesta "Carote e spyware"

04 dicembre 2023 ore 15:30

"Ieri sera non ho visto Report. Io guardo la televisione che conta, guardo la televisione vera quindi ho visto la partita del Napoli e dell'Inter. Io guardo cose serie, quelle non serie le lascio perdere. Mi hanno dato del lobbista? Sono tutte accuse infondate a cui ho già risposto". Così il capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri ai microfoni di Un giorno da Pecora su Rai Radio1, lat rasmissione condotta da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro.

"Ormai non passa giorno senza che sulla vicenda Gasparri non emergano nuovi e sempre più inquietanti particolari, come dimostra la puntata di ieri sera di Report. Abbiamo attivato il Senato affinché su questa anomalia si faccia piena chiarezza. E lo abbiamo fatto a tutela dell'immagine e del prestigio dell'istituzione Senato, valori che dovrebbero stare a cuore a tutti senza distinzione tra maggioranza e opposizione. In un momento storico internazionale in cui le istituzioni parlamentari appaiono particolarmente fragili, non può passare il messaggio che in Italia c’è una persona che siede in Parlamento e contemporaneamente è portatore di interessi personali, per di più in settori delicatissimi come quello della sicurezza informatica. Ormai è incontrovertibile che Il capogruppo di Forza Italia non ha dichiarato consapevolmente il suo ruolo di presidente di una società che, attraverso i propri rappresentanti ufficiali e occulti vicini ad apparati stranieri, avrebbe rapporti diretti e indiretti con le nostre istituzioni. La sua non è stata una mera dimenticanza o un errore per distrazione. E' forte il dubbio che la sua presenza in commissione esteri e difesa non sia solo il frutto di una scelta politica, ma anche di una serie di convenienze personali. Ci aspettiamo che la giunta per le elezioni rimuova questa pericolosa incompatibilità, sancendo la decadenza del cyberlobbista Gasparri dal suo ruolo di senatore. Se GASPARRI vuole agitare le sue carote lo faccia pure, ma fuori dalle istituzioni". Così il senatore M5S Ettore Licheri.

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