Il sottosegretario ai Beni culturali Vittorio Sgarbi indagato per "autoriciclaggio" dopo l'inchiesta di Report

10 gennaio 2024 ore 16:00
La procura di Macerata ha aperto una inchiesta su Vittorio Sgarbi, con l’ipotesi di reato di autoriciclaggio di opere d’arte, in seguito all’inchiesta di Report e del Fatto quotidiano sulla Cattura di San Pietro di Rutilio Manetti, un’opera di proprietà del noto critico d’arte, del tutto simile a un dipinto trafugato nel 2013 al castello di Buriasco di Torino. Il dipinto, inserito nella banca dati del nucleo di tutela dei beni culturali del Carabinieri, era stato esposto nel 2021 in una mostra a cura di Sgarbi a Lucca.

L’indagine sul Manetti trae origine dalla testimonianza di Gianfranco Mingardi, un restauratore per anni molto vicino a Sgarbi, mandata in onda da Report nel servizio La tela di Vittorio del 17 dicembre 2023. Il restauratore aveva affermato di aver ricevuto la tela - tagliata e arrotolata - per conto di Vittorio Sgarbi da Paolo Bocedi, storico amico e collaboratore del critico d’arte Lo stesso Bocedi, risulta nella denuncia di furto, si era recato al castello per chiedere di acquistare l’opera poco prima della sparizione dell’opera.

La prova principale è un frammento del dipinto rubato, rinvenuta dai nostri inviati presso il castello di Buriasco: il frammento è stato recentemente sequestrato dai Carabinieri. Dall’analisi delle scansioni dell’opera di Sgarbi, mandate in onda da Report nel servizio Il valzer della candela del 7 gennaio 2024, il brandello di tela risulta coincidere perfettamente con i buchi del dipinto consegnato da Sgarbi a Mingardi.

Su richiesta del M5S e del Pd, la discussione della mozione per la revoca del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi è stata anticipata al 22 gennaio.

Rivedi "Il valzer della candela" 

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